
Spesso si tende a pensare che basti un po’ d’acqua sul nostro tavolo o sul piano di lavoro in legno per farlo marcire irrimediabilmente. In realtà, solo l’umidità reiterata e abbondante potrebbe veramente danneggiare questo bellissimo materiale, tuttavia è bene sapere che per eliminare le macchie d’acqua esistono ottimi metodi.
Primi passi
Come prima cosa, se si nota una macchia ancora fresca di umidità si può procedere ad asciugare con un tovagliolo o una pezza morbida che non rischi di scalfire il legno. Fatto ciò, specie se l’acqua è molto dura, potrebbero rimanere delle tracce di calcare. A quel punto, meglio intervenire prima a fondo.

Un phon sarà l’ideale per asciugare in profondità, ma se la macchia è già comparsa? Ebbene, senza rischiare di impiegare sostanze abrasive rovinando davvero il legno, si può ovviare con una soluzione di acqua e aceto. Questi componenti sono ideali per rimuovere le macchie, ma ovviamente l’acqua non dovrà essere abbondante.
Altra soluzione più “aggressiva”, ma comunque soft se la macchia non vuole proprio saperne di andare via, è usare il dentifricio. Ottimo sulla placca, è anche un anticalcare eccellente sul legno e basta usare delle setole morbide come quando si lavano dei denti dalle gengive particolarmente delicate. Il legno ringrazierà e tornerà a splendere.
Lucidare il legno
Per lucidare il legno in modo naturale dopo aver tolto la maggior parte della macchia, lo si può successivamente lucidare con dell’olio di lino o persino d’oliva, a patto però che non si tratti di una superficie troppo porosa che potrebbe trattenere l’unto. Esistono comunque dei prodotti appositi.

Un metodo affatto ortodosso di rimuovere le macchie d’acqua più ostinate è… usare la maionese. Ebbene sì, proprio quella che si conserva in frigo e serve per condire hot dog o insalate. A differenza del dentifricio, basta lasciarla in posa per una notte direttamente sull’alone e poi rimuoverla: la macchia dovrebbe sparire.
Il bicarbonato di sodio è notoriamente abrasivo e sul legno non è mai un’idea geniale usarlo. Ma se si bilancia bene l’impasto con acqua, la pasta ottenuta può scalfire la macchia senza inficiare negativamente sul legno. Magari è opportuno fare una piccola prova su una porzione macchiata al fine di verificarne l’efficacia.
La prevenzione prima di tutto
Esistono superfici di legno dove l’acqua ha creato aloni scuri, indicando che ormai è arrivata fin troppo a fondo per poter fare qualcosa. Neanche il phon più potente può arrivare a quel livello, per cui la prevenzione è certamente migliore della cura. Esistono vernici speciali idrorepellenti che funzionano bene in caso di incidente.

Ma in linea di massima, non far cadere il vaso o il bicchiere colmo d’acqua su un tavolo di legno è sempre la soluzione migliore. C’è anche un metodo più diretto dell’aria calda, se la macchia non è ancora troppo vecchia: usare il ferro da stiro. Sarà sufficiente usare un panno pulito in cotone.
Il panno non dovrà presentare colorazioni che potrebbero trasferirsi sul piano interessato, quindi meglio se è di un bianco candido. Successivamente, lo si stira oppure si appone semplicemente la piastra sul tessuto per controllare, dopo alcuni secondi, se la macchia è ancora lì. L’operazione può essere ripetuta a temperatura non eccessiva.
Legno e umidità: due mondi opposti
Una singola macchia di umidità, magari di dimensioni ridotte, non andrà a inficiare sulla struttura o sulla forma del nostro prezioso tavolo della sala da pranzo. Ma ovviamente è risaputo che le due cose non vanno affatto d’accordo. Un mobile gravemente intaccato dall’acqua può avere danni seri e rompersi definitivamente.

Se In soffitta o in cantina si ritrova una vecchia cassapanca che ha preso umidità, ad esempio, si potrà notare che è deformata in vari punti, oppure presenta vere e proprie crepe dovute al cedimento strutturale, un po’ come avviene per gli edifici. Per questo è importante tenere i mobili all’asciutto.
E tuttavia, vi sono legni trattati in grado di resistere ad acqua e umidità, proprio in virtù del loro strato protettivo. Ma non bisogna contare su questo e abbassare la soglia dell’attenzione, lasciando una sedia in giardino sotto la pioggia o non preoccupandosi se un’intera brocca d’acqua si versa sulla tavola. Prevenire è sempre meglio!