
I bicchieri sono elementi fondamentali per qualsiasi abitazione, essendo i principali recipienti per le bevande, in particolare quelle utilizzate per idratarsi. Quasi sempre sviluppati in vetro o altri elementi maggiormente pregiati come il cristallo, vanno puliti nel modo giusto, adottando soluzioni non sempre conosciute, ed evitando alcuni metodi spesso identificati, erroreamente come efficaci.
La fragilità dei bicchieri
E’ ovviamente il vetro il materiale da secoli più impiegato, anche se in antichità è stato fatto ricorso costante ad altri materiali più disponibili ed economici, ad esempio il legno oppure i metalli. Fino al Rinascimento l’utilizzo del vetro non era destinato, a causa dei costi, al “popolo comune” ma solo per le classi abbastanza agiate.

Dalla Rivoluzione industriale in poi tuttavia è cambiato un po’ tutto, ed oggi un set di bicchieri ha un costo ragionevole, e presenta una buona longevità se questi oggetti sono mantenuti in una buona condizione. Anche la pulizia dei bicchieri può allungarne la vita ma anche accorciarla, se non viene posta una sufficiente attenzione.
Seppur resistente e sostanzialmente inerte, in quanto possiede caratteristiche quasi uniche tra i materiali comuni , non compromettendo le proprietà o il sapore dei liquidi a contatto, il vetro dei bicchieri va preservato da una manutenzione troppo aggressiva, riconoscendo quali sono i metodi adatti e quali invece vanno assolutamente evitati in toto.
Come NON pulire i bicchieri
In primo luogo, non utilizzare di continuo acqua bollente, ancora di più se la superficie vetrata appare sottile e quindi pericolosamente fragile: il vetro può sviluppare delle microfratture che rendono più elevata la possibilità di rottura anche se in condizioni di stress non eccessiva, le microfratture difficilmente sono evidenziate ad occhio nudo.

Consigliabile fare ricorso a spugne morbide e panni sostituiti abbastanza frequentemente: in caso contrario questi possono ridurre la resistenza del vetro all’umidità ed allo sporco rendendoli più soggetti ad azioni prolungate in ambito di pulizia, infine è bene evitare l’asciugatura all’aria diretta troppo frequente, in particolare se l’acqua è molto ricca di calcare.
La cosiddetta “acqua dura”, ovvero la presenza eccessiva di elementi calcarei nell’acqua, può altresì compromettere la stabilità e la fragilità del vetro, per questo se l’acqua è eccessivamente ricca di calcare può essere consigliabile procedere con una pulizia ed asciugatura a mano, molto più delicata, impiegando acqua non troppo calda.
Come pulire correttamente i bicchieri
E’ essenziale fare ricorso esclusivamente a detergenti specifici, magari biologici, ben diluiti, se necessario e riportato sulla confezione, con acqua pulita, così da evitare la corrosione del vetro, che come immaginabile, va a rendere questo materiale così utile molto meno resistente.
Acqua tiepida, un lavaggio, almeno quello più frequente, di origine manuale e non troppa energia.

La corrosione del vetro può evidenziarsi in modo più o meno evidente, attraverso una patina biancastra oppure una minor brillantezza del vetro, ma anche sotto forma di righe, oltre all’alta temperatura, il vetro può rovinarsi con l’impiego di sgrassatori eccessivamente acidi, impiegati in modo prolungato.
La corrosione non va confusa con lo sporco causato dal calcare che è risolvibile con facilità .
In caso di bicchieri di cristallo, di natura più delicata, è molto consigliabile fare ricorso a strumenti di detergenza ed elementi di carattere neutro, evitando quindi il tradizionale detersivo per piatti, se non per sporco molto radicato.
E’ sempre consigliabile tenere i bicchieri in ammollo in acqua non bollente prima di lavarli.
Come pulire i bicchieri opachi
Diverso, come detto, il problema dei bicchieri opachi, molto diffuso in particolare in caso di oggetti di vetro abbastanza vecchi, ma che può presentarsi anche a fronte di un utilizzo non così prolungato. In questo caso il problema è risolvibile in quanto si tratta di una condizione che ricopre il vetro.

E’ sufficiente fare ricorso a composti come l’aceto di vino bianco, magari caldo, tenuto in una bacinella ed allungato con dell’acqua corrente, dove lasciare i nostri bicchieri opachi per almeno 1 ora, in questo modo il calcare che è sviluppato dall’acqua “dura” viene ammorbidito e può essere facilmente rimosso.
Alternativamente possiamo fare ricorso al succo di limone concentato, oppure ad un composto di acqua e sale, ricordando sempre di non eccedere con le temperature, così come di non passare troppo rapidamente ad una condizione di acqua molto fredda ad una di acqua molto calda, e viceversa, condizione che causa una sorta di shock termico.