
Le stoviglie sono una parte fondamentale della vita quotidiana in ogni casa. Piatti, bicchieri, posate e pentole non solo servono a contenere e preparare il cibo, ma rappresentano anche un investimento che, se curato correttamente, può durare molti anni. Tuttavia, spesso commettiamo errori nella loro manutenzione che possono comprometterne la durata e la funzionalità . In questo articolo analizzeremo i 5 errori più comuni nella cura delle stoviglie e forniremo consigli pratici per evitarli, garantendo così una maggiore longevità ai nostri utensili da cucina.
1. Utilizzare detergenti troppo aggressivi
Uno degli errori più frequenti nella pulizia delle stoviglie è l’uso di detergenti eccessivamente aggressivi. Molti pensano che più un prodotto sia potente, più sarà efficace nel rimuovere lo sporco e i residui di cibo. Tuttavia, detergenti troppo forti possono danneggiare sia la superficie delle stoviglie che la salute di chi le utilizza.

I detergenti abrasivi, ad esempio, possono graffiare piatti in ceramica, bicchieri in vetro e pentole antiaderenti, rendendoli opachi o rovinando lo strato protettivo. Anche l’uso eccessivo di candeggina può causare la decolorazione delle stoviglie e lasciare residui chimici dannosi. È sempre preferibile scegliere prodotti delicati e specifici per il tipo di materiale che si intende lavare. In alternativa, si possono utilizzare rimedi naturali come aceto e bicarbonato, che sono efficaci e rispettosi dell’ambiente.
Un altro aspetto da considerare è la quantità di detergente utilizzata: spesso ne basta una piccola dose per ottenere stoviglie pulite. Un eccesso di sapone, infatti, può lasciare residui che, oltre a essere antiestetici, possono alterare il sapore dei cibi e, a lungo andare, danneggiare la superficie delle stoviglie.
2. Lavare le stoviglie subito dopo l’uso di alimenti acidi o coloranti
Molti alimenti, come pomodoro, limone, vino rosso o curry, contengono sostanze acide o pigmenti molto forti che possono macchiare o corrodere le stoviglie se non vengono rimossi tempestivamente. Un errore comune è lasciare piatti e bicchieri sporchi di questi alimenti nel lavandino o nella lavastoviglie per molte ore prima di lavarli.
Le sostanze acide possono intaccare il materiale, soprattutto se si tratta di stoviglie in ceramica smaltata, vetro o acciaio inox. Nel caso delle stoviglie in plastica, invece, i coloranti possono penetrare nella superficie porosa, lasciando aloni difficili da rimuovere. Per evitare questi problemi, è importante sciacquare subito le stoviglie dopo l’uso di alimenti particolarmente acidi o coloranti, anche solo con acqua fredda, per poi procedere al lavaggio vero e proprio quando possibile.
Un’attenzione particolare va riservata anche alle pentole antiaderenti: i residui di cibo acido possono rovinare il rivestimento, compromettendone le proprietà e riducendone la durata. Un lavaggio tempestivo e delicato è la soluzione migliore per preservare l’integrità delle stoviglie e mantenerle come nuove più a lungo.
3. Mettere in lavastoviglie stoviglie non adatte
La lavastoviglie è uno degli elettrodomestici più utili in cucina, ma non tutte le stoviglie sono adatte a questo tipo di lavaggio. Un errore molto diffuso è inserire nella lavastoviglie oggetti che dovrebbero essere lavati a mano, come bicchieri in cristallo, piatti decorati con oro o argento, pentole in alluminio o antiaderenti e utensili in legno.

Il calore elevato e i detergenti specifici per lavastoviglie possono opacizzare il cristallo, rimuovere le decorazioni dorate o argentate, ossidare l’alluminio e rovinare il rivestimento antiaderente delle pentole. Gli utensili in legno, invece, tendono ad assorbire acqua, gonfiarsi e deformarsi, perdendo la loro funzionalità .
Prima di mettere qualsiasi stoviglia in lavastoviglie, è importante leggere le istruzioni del produttore e verificare che sia effettivamente adatta a questo tipo di lavaggio. In caso di dubbio, meglio optare per un lavaggio a mano, magari utilizzando una spugna morbida e un detergente delicato. In questo modo si eviteranno danni irreversibili e si garantirà una maggiore durata alle stoviglie più delicate.
4. Utilizzare spugne e strumenti abrasivi
Un altro errore comune nella cura delle stoviglie è l’uso di spugne abrasive, pagliette metalliche o strumenti troppo ruvidi per rimuovere lo sporco più ostinato. Sebbene possano sembrare efficaci nel breve periodo, questi strumenti possono graffiare la superficie delle stoviglie, rendendole opache e più soggette a future incrostazioni.

Le pentole antiaderenti, ad esempio, sono particolarmente sensibili ai graffi: una volta danneggiato il rivestimento, non solo perdono le loro proprietà , ma possono anche rilasciare sostanze nocive durante la cottura. Anche le stoviglie in ceramica, porcellana e vetro possono subire danni estetici e funzionali a causa di una pulizia troppo aggressiva.
Per evitare questi problemi, è consigliabile utilizzare spugne morbide o panni in microfibra, che rimuovono lo sporco senza danneggiare le superfici. In caso di incrostazioni particolarmente resistenti, è meglio lasciare le stoviglie in ammollo con acqua calda e un po’ di detersivo, piuttosto che ricorrere a strumenti abrasivi. Un po’ di pazienza e delicatezza sono spesso la soluzione migliore per mantenere le stoviglie in perfette condizioni.
5. Conservare le stoviglie in modo scorretto
Anche la fase di conservazione delle stoviglie gioca un ruolo fondamentale nella loro durata. Un errore frequente è impilare piatti, bicchieri e pentole in modo disordinato o in spazi troppo angusti, rischiando di causare scheggiature, rotture o deformazioni.
I piatti e i bicchieri, soprattutto se realizzati in materiali fragili come ceramica o vetro, dovrebbero essere impilati con attenzione, magari inserendo tra uno e l’altro un foglio di carta assorbente o un separatore in plastica per evitare che si graffino o si rompano. Le pentole, invece, dovrebbero essere conservate con il coperchio separato, per evitare la formazione di umidità e di cattivi odori.
Un altro aspetto importante è assicurarsi che le stoviglie siano perfettamente asciutte prima di riporle nei mobili: l’umidità residua può favorire la formazione di muffe e cattivi odori, oltre a danneggiare i materiali nel tempo. Prestare attenzione a questi dettagli nella conservazione delle stoviglie permette di preservarne la bellezza e la funzionalità nel tempo, evitando spiacevoli inconvenienti e prolungandone la durata.