Come coltivare i fagiolini in vaso

I fagiolini sono ortaggi di stagione ed è importante, per tutti coloro ai quali piacciono incredibilmente, capire come renderli facilmente coltivabili direttamente in vaso, una condizione che ci permetterebbe di averli in casa non appena arriva il momento giusto, con la stagione più adatta per i fagiolini, che va dalla primavera al termine dell’estate.

Coltivare i fagiolini in vaso? E’ possibile

Sembrerebbe una cosa molto particolare, ma in realtà coltivare i fagiolini in vaso sta diventando una consuetudine molto frequente, un dettaglio che permette di dare spazio a una coltivazione che è sempre più diffusa, tenendo conto di alcuni particolari accorgimenti da mettere in pratica per migliorare e far rendere maggiormente la coltura.

Infatti, in questo modo, avremmo dalla nostra un raccolto non abbondantissimo, ma sufficiente per noi di fagiolini, che coltiviamo direttamente in vaso, tenendoli nelle nostre terrazze o semplicemente nei balconi di casa. E’ una scelta molto sensata e diffusa, utilissima per quanti amano il gusto fresco di questo piccolo ortaggio estivo.

Ovviamente si può fare riferimento a tipologie di fagiolini diversi, che si adattano meglio alla coltivazione in vaso, come i fagiolini nani o i rampicanti, che sono anche molto produttivi e resistenti nella coltivazione dentro dei contenitori specifici, come quelli di plastica dura e resistente. Insomma, tanti nuovi sistemi per rendere utile la coltivazione in vaso.

Come seminare i fagiolini in vaso

Cominciamo con il dire che rispetto alla coltivazione in terra, quella in vaso deve seguire alla lettera alcuni dettagli, a cominciare proprio dalla fase della semina, in quanto deve avvenire in un momento ideale per la pianta. In questo caso, il momento ricade nello specifico nel corso della primavera inoltrata, fino alla fine dell’estate.

Si lavora a questo punto il terreno, in modo tale che diventi soffice e drenante a sufficienza per gestire il seme fino alla germinazione e poi dare lo slancio finale alle radici per determinare la crescita e la promozione della pianta di fagiolini nella sua completezza. E’ importante che comunque il terriccio sia abbastanza ricco di sostanza organica.

Ricorda che i semini di fagiolini vanno messi a circa 5 cm di profondità e ad almeno 10 cm di distanza l’uno dall’altro. E’ un dettaglio importante questo, perché, è vero che in un primo momento possa apparire troppa la distanza, ma le piantine una volta sviluppatesi hanno bisogno della loro distanza per potersi espandere e produrre.

Cura quotidiana delle piantine

Intanto è bene ricordare che come tutte le piante a cui piace l’acqua, anche quelle dei fagiolini richiedono che venga data tanta acqua, ma senza eccessi. E’ bene quindi irrigare ma senza formare ristagni, che potrebbero compromettere le radici e quindi la sopravvivenza della stessa piantina di fagiolini. Inumidisci il terreno, ma non lo rendere fradicio.

Inoltre, alla pianta di fagiolini piace tantissimo la luce. Quindi, essendo in vaso, lo puoi spostare in base alla luce del giorno, cercando di posizionarla soprattutto nelle ore pomeridiane il più possibile verso sud ovest, punto nel quale il sole resta caldo e avvolgente fino al momento del tramonto. Anche questo è da valutare.

Se poi decidi di seminare la versione rampicante, ricordati che è fondamentale prestare attenzione ai sostegni. Infatti, essendo un rampicante, la pianta di fagiolini potrebbe appesantirsi e al fine di evitare rotture dei rami mentre producono, prova a stabilizzarli con sostegni di legno, a dando supporti come una transenna o una colonna.

Raccolta e consigli finali

In genere, per germogliare e fiorire, dopo la semina passano appena 50 giorni. Nella stragrande maggioranza dei casi, quindi, iniziando in primavera per tutta l’estate avremmo davvero una produzione continua, soprattutto se seminiamo a distanza di 15/20 giorni da vaso in vaso. E’ importante controllare e determinare questa distanza.

In ogni caso, per la raccolta devi osservare che i fagiolini siano davvero pronti per essere raccolti, e un dettaglio che non deve sfuggirti ha a che vedere con la morbidezza: non devono essere andati a male, ma nemmeno devono essere troppo duri; in caso lasciali stare ancora per qualche altro giorno.

Ricordati che, come tutti gli ortaggi che producono sempre, anche nel caso dei fagiolini più raccogli più la pianta si sente stimolata a produrre, e ci sarà ovviamente una produzione che si palesa come costante e continua, secondo un ciclo produttivo semplice e incredibilmente gratificante, portando in tavola un ortaggio a km 0.

Lascia un commento