
Il basilico, è la pianta aromatica per eccellenza, usata per tante ricette. E anche se, le sue foglie possono essere comprate, avere una piantina in balcone, è sempre qualcosa di diverso, e in alcuni casi, anche più soddisfacente. Anche, per questo motivo, sapere come coltivarla, è molto importante. Per avere un ottimo risultato.
Il trucco del giardiniere per piantare il basilico
Nella maggior parte dei casi, il basilico che viene coltivato in casa, rischia di essere secco. Uno degli errori, è quello di usare un terreno, poco drenato, e che non abbia tanti nutrienti. Il basilico, ha bisogno di un terreno morbido. Con dentro, tanta sostanza organica. E non è finita qua, ci sono altre cose.

Un errore di non poco conto, potrebbe essere collegato all’innaffiatura. Troppa acqua rischia di portare al ristagno. Nel sottovaso, fa marcire le radici, mentre poca acqua, fa seccare rapidamente la pianta. Infine, importante, è anche la sua esposizione. Il basilico ama la luce, ma teme i raggi del sole, specialmente, quelli forti.
Il segreto del giardinieri, è quello di fare un trapianto a gruppi. Ovvero, cercare di piantare almeno due o tre piantine, dentro il vaso. Cosi, per essere certi, che il basilico, o per meglio dire, le piantine tra di loro, si possano sostenere. E alla fine, avere una crescita pià forte e anche più robusta.
Quando e dove piantare il basilico
Il basilico, è una pianta, che da sempre ama il caldo. E che non tollera, quelle che sono le temperature basse. Per cui, il periodo migliore, è quello della primavera, ancora meglio, se inoltrata. Nel caso in cui, si pianta all’aperto, è meglio scegliere, una posizione soleggiata, cosi da non avere nessun problema.

Se invece, si coltiva in giardino o in balcone, allora, è bene essere certi, che il basilico, possa ricevere, almeno cinque o sei ore di luce. Ancora meglio, se la luce è naturale, delle volte, quella artificiale, non è sufficiente, e non è nemmeno abbastanza. Per cui, è bene, ricordarselo, per non avere problemi, e non vedere la pianta soffrire.
In entrambi i casi, il vaso deve essere largo e profondo. Solo cosi, si ha la certezza, che le radici, possano crescere nel modo giusto, e che possano espandersi, per come serve. E anche, che possano andare avanti, in modo libero, senza aver problemi, per via delle dimensioni, che sono davvero ristrette.
Seminare il basilico in modo corretto
Nel caso in cui, si voglia partire dal seme, e non dalle piantine, allora, il procedimento, è complicato, e richiede una grande attenzione. I semi di basilico, in genere sono piccolissimi, e devono anche essere seminati a spaglio. Senza nessuna copertura, con la terra e con nessun altro elemento, che possa essere di intralcio.

Dopo la semina, il terreno, deve restare umido. Ma attenzione, a non bagnarlo troppo, non deve essere fradicio. Ancora meglio, se si usa uno spruzzino, cosi per fare le cose nel modo giusto, e non rischiare, che l’acqua, possa anche essere troppa, rispetto al previsto. E partire da li.
La germinazione, avviene, in 5 o al massimo 10 giorni. Le cose cambiano, anche in base, a quella che è la temperatura. Quando le piantine, hanno fatto tre o quattro foglie vere, allora si può procedere, con il trapianto a gruppi, sempre seguendo il suggerimento del giardinieri, che abbiamo citato poco prima.
Errori che si devono sempre evitare
Una prima cosa che si deve evitare, è quella di usare dei vasi, che non abbiamo dei fori di drenaggio. Sono loro, che portano a dei ristagni di acqua, che sono letali per le radici. Poi, altra cosa da fare, è quella di evitare di esporre la pianta, verso le correnti che sono fredde.

Il basilico, si deve fare crescere, senza potarlo. Si deve fare in modo, che possa essere alto, spoglio e anche produttivo. Infine, una cosa che non si deve mai fare, è quella di annaffiare, nelle ore calde. Il rischio, è che le foglie si possano bruciare. E che quindi, si possano perdere.
Insomma, non resta che seguire queste direttive, solo cosi, il basilico sarà perfetto: verde e sempre in ottime condizioni. In caso contrario, il rischio, è che la vostra coltivazione, possa andare a male. E alla fine dei conti, sarebbe davvero, un grande peccato, dopo il grande impegno, messo, per arrivare ad una conclusione.